14mila€ al mese, e la vicepresidente del Pd: “Ma io faccio una vita normale, faccio la spesa alla Coop”
Non ci stanno. Non ne vogliono sapere. Niente, zero. Una norma della manovra prevede la decurtazione di una parte dello stipendio dei parlamentari, che è pari a 14.000 euro netti al mese, ma in Parlamento è subito uscita alla luce del sole una grande maggioranza. Contro i tagli.
In tal senso ci sono dichiarazioni di deputati e senatori di ogni colore politico, e in questi giorni nelle nostre breaking ve ne abbiamo riportate molte.
Oggi, sul Corriere, leggiamo una incredibile intervista a Marina Sereni, deputato e vicepresidente del Partito Democratico. Che subito mette le cose in chiaro: “in questa legislatura abbiamo già avuto due riduzioni per un totale di mille euro netti”. Caspita, da 15.000 a 14.000 euro netti. Che sacrificio pazzesco.
Ma andiamo avanti. Sentite un po’:
“Io faccio una vita normale, faccio la spesa alla Coop, chi mi conosce lo può testimoniare”
Ah, lei fa la spesa alla Coop. Ma sempre con uno stipendio mensile di 14.000 euro netti. Chissà chi fa la spesa alla Coop (o all’Esselunga…) con la pensione da 600 euro, vero onorevole? Probabilmente la deputata del Pd non ha problemi a scegliere i prodotti di marca, senza badare al costo, e quando ha voglia di farsi una bella cena a base di pesce può farlo. Il pensionato, invece, no. Deve guardare le offerte. Pensare ogni acquisto come se fosse il più importante della sua vita. Limare, tagliare, rimandare o evitare qualche desiderio. Così funziona.
La deputata del Pd, poi, conclude in bellezza lanciando l’allarme per la campagna in atto contro i… pensionati? Ma no. Contro i parlamentari:
“C’è una campagna contro di noi, facciamo attenzione”.
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